CARA GRADISCA. BERNARDIS (LEGA): SINISTRA IN CONFUSIONE, RISSE RISULTATO DI POLITICHE PRO IMMIGRAZIONE

“Ringrazio la prefettura di Gorizia per aver allontanato i facinorosi che hanno messo a ferro a fuoco il Cara di Gradisca ed esprimo solidarietà verso le operatrici che con grande professionalità hanno gestito una situazione che poteva degenerare”.

A prendere posizione è il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega) che, già in passato, aveva seguito con attenzione le questioni legate alle presenza di stranieri irregolari e richiedenti asilo sul territorio di Gorizia e al Cara di Gradisca d’Isonzo in particolare.

“Questa situazione – è l’opinione di Bernardis – conferma che le scellerate politiche della sinistra in materia di immigrazione sono fallimentari. I porti aperti e i confini spalancati consentono anche a delinquenti e facinorosi di arrivare da noi e sono spesso la causa che sta a monte delle gravissime risse, rivolte e degli episodi criminosi che si verificano sul territorio”.

“Infatti – afferma Bernardis – ho letto con stupore l’appello del sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig, in cui chiede al ministro, Luciana Lamorgese, di alleggerire il carico di immigrati presenti al Cara. In pratica un esponente della sinistra evidenzia al Viminale che la politica immigrazionista voluta dalla stessa sinistra non solo non funziona ma è anche dannosa per il territorio”.

“Se i cittadini lo vorranno – è la chiosa di Bernardis – con il voto del 25 settembre con la Lega potremo dire basta a questi teatrini voluti dalla sinistra. L’immigrazione può essere fermata, controllata e regolamentata, così come è stato dimostrato a livello nazionale dal nostro ex ministro Matteo Salvini e dal governatore Massimiliano Fedriga e dall’assessore Pierpaolo Roberti in Friuli Venezia Giulia”.

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