Confermata l’intesa trasversale sulla necessità e la volontà di pervenire a un miglioramento delle forme di partecipazione democratica al processo legislativo da parte dei cittadini, il gruppo di lavoro tematico si lascia alle spalle un nuovo e proficuo incontro di approfondimento.
L’appuntamento è ora fissato a fine aprile per valutare le proposte scritte già in fase di stesura e per lavorare su una bozza che consenta di concretizzare il lavoro fin qui svolto attraverso un’iniziativa legislativa oppure attraverso singoli interventi modificativi o emendativi.
È stato questo l’esito della consultazione odierna in seno al gruppo di lavoro allargato istituito nell’ambito della V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Lega) e riunita in modalità telematica, per approfondire contenuti e finalità della proposta di legge 59. Con questo documento, il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) auspicava, quale primo firmatario, anche una revisione delle modalità di relazione tra i portatori di interessi particolari e gli organi decisionali della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il presidente Bernardis ha confermato la doppia ipotesi legata “alla trasformazione dei temi rimasti aperti in un nuovo progetto di legge oppure la possibilità di affrontarli sotto forma di proposte migliorative e correttive sugli attuali regolamenti del Cr. Ipotesi, questa, che pare essere auspicata dalla maggior parte dei partecipanti. Io stesso – ha assicurato a fine lavori – mi prendo l’impegno di mettere su carta alcune idee e, quindi, di elaborare la bozza riassuntiva con tutti i contributi che giungeranno”.
Passando attraverso l’illustrazione di due specifici dossier predisposti dagli uffici e anche in seguito alle specifiche esperienze archiviate in altre regioni (tra normative obsolete, alcune minimali e altre già ampiamente modificate), è stata sottolineata ancora una volta la complessità di un tema delicato che ruota intorno agli istituti delle petizioni, delle audizioni e dei portatori di interesse per i quali viene ipotizzata l’istituzione di un apposito registro o albo. L’obiettivo, ovviamente, è quello di garantire una partecipazione più incisiva nell’ambito del processo legislativo con l’introduzione di strumenti e procedure più moderne.
L’assessore delegato ai rapporti con il Consiglio regionale, Pierpaolo Roberti, ha confermato la posizione già espressa in occasione della prima convocazione del tavolo e posto alcuni quesiti operativi, auspicando particolare attenzione per la figura del patrocinante o patrocinatore (ossia, il consigliere che si fa garante e diventa un tramite delle varie iniziative provenienti dal basso).