“Sono 1.128.385 i cittadini europei provenienti da 11 Paesi, oltre ad un numero rilevante di parlamenti e governi regionali e nazionali, che hanno manifestato il loro supporto al Minority SafePack Initiative. Apprendo però, con profondo malcontento e delusione, che la Commissione europea ha rifiutato di agire in risposta alle proposte contenute in tale iniziativa, negando di fatto la difesa dei diritti di oltre 50 milioni di individui che appartengono a comunità nazionali minoritarie e a realtà identitarie che esistono in Europa da centinaia, a volte migliaia, di anni”.
Lo dichiara il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, che in qualità di primo firmatario annuncia il deposito della “Mozione di censura nei confronti della Commissione Europea in riferimento al rifiuto di procedere in risposta alle richieste contenute nel Minority SafePack Initiative”, già sottoscritta trasversalmente anche dai Gruppi consiliari sia di maggioranza che di opposizione, per discutere della tematica in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
“Auspico vivamente – spiega l’esponente del Carroccio – che la Commissione europea ritorni sui suoi passi e avvii quanto prima un dibattito democratico sulla necessità di implementare nuove leggi e politiche nel Parlamento Europeo in merito alle proposte contenute nel Minority SafePack Initiative”.
“Per chi vive in Friuli Venezia Giulia – prosegue Bernardis – ovvero una terra che deve la sua specialità e l’autonomia anche alle meravigliose diversità linguistico-culturali che lo connotano, è inaccettabile l’atteggiamento della Commissione europea che danneggia ed espone al pericolo diverse minoranze identitarie e linguistiche europee, fra cui certamente anche il friulano”.
“Ritengo estremamente preoccupante tale decisione poiché in più di un’occasione la Commissione europea ha lottato senza tregua per l’accoglienza di immigrati clandestini provenienti da ogni parte del mondo, a volte anche imponendo agli Stati membri la loro accoglienza, invece è intenzionata a non difendere le diversità e le minoranze etniche europee” conclude la nota del consigliere regionale Diego Bernardis.