“È sempre più eloquente che per il M5S l’unica priorità è quella di aprire i confini della nostra regione a migliaia di immigrati clandestini, da mantenere rigorosamente a spese degli italiani. Dopo i fiacchi riscontri, se non pari a zero, ricevuti dagli elettori nelle recenti elezioni regionali, taluni esponenti del movimento pentastellato farebbero bene ad evitare di voler impartire lezioni di amministrazione non richieste proprio in Friuli Venezia Giulia”.
Lo dichiara il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, rispondendo alla nota del collega Andrea Ussai (M5S) sulla presunta necessità di allestire strutture di primissima accoglienza in Friuli Venezia Giulia per gestire gli arrivi di immigrati dalla rotta balcanica.
“Più che di un protocollo e di altre strutture di accoglienza ci sarebbe bisogno che il consigliere Ussai interpellasse i suo colleghi seduti sui banchi del Governo a Roma e li spronasse a invertire la rotta in materia di immigrazione, magari chiudendo i porti, controllando i confini e attuando politiche di respingimento e di rimpatri. Ovvero prendendo esempio da quanto fatto dall’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini”.
“Ricordo al consigliere Andrea Ussai che chi governa questa Regione lo fa con il pieno sostegno dei cittadini, con indici di gradimento per le politiche attuate, sia in materia di prevenzione della diffusione del coronavirus che del contrasto all’immigrazione clandestina, che il Movimento 5 Stelle attualmente può soltanto sognare” conclude la nota del consigliere regionale Diego Bernardis.