“Occorre entrare nell’ordine di idee che un contributo generalizzato può diventare un boomerang per quei distributori italiani che operano particolarmente vicini alla Slovenia. Gravi criticità particolarmente localizzate, ad esempio le città di Gorizia e Tarvisio, necessitano di strumenti più strutturati per far fronte alle terribili difficoltà che attanagliano il settore. In particolare, in queste aree dovrebbe essere sfondata la soglia psicologica di 1 euro al litro attuata in Slovenia sul prezzo alla pompa per recuperare importanti risorse per l’amministrazione pubblica ed evitare il più possibile la dispersione di impegni finanziari in un periodo di crisi come quello odierno”.
Queste le parole del consigliere regionale, Diego Bernardis, che a più riprese si è occupato del tema dell’economia di confine portando anche una mozione in Consiglio regionale, poi votata all’unanimità, per istituire un tavolo di lavoro che coinvolga il presidente Massimiliano Fedriga, l’assessore Fabio Scoccimarro, le categorie economiche, i portatori di interesse e le compagnie petrolifere per armonizzare l’economia di confine.
In particolare, Diego Bernardis aggiunge: “Ritengo corretto partire dai carburanti per arrivare a una complessiva armonizzazione dell’economia di confine. Accolgo con grandissima soddisfazione la volontà dell’assessore regionale all’Energia, Fabio Scoccimarro, di prevedere un innalzamento del contributo all’agevolata di ulteriori 5 centesimi al litro, auspicando anche l’indispensabile intervento da parte delle compagnie petrolifere per arrivare a un abbassamento dei prezzi di listino soprattutto nelle fasce di confine più esposte al pendolarismo del pieno”.
“Evidentemente le iniziative portate avanti in questi mesi, con il coinvolgimento di maggioranza e opposizioni in Consiglio regionale, oltreché la mobilitazione delle amministrazioni locali della provincia di Gorizia, fra cui San Lorenzo Isontino, Mariano del Friuli, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gorizia e prossimamente anche Monfalcone, Turriaco, Staranzano, Gradisca e Romans d’Isonzo, iniziano a dare i primi importanti risultati concreti per ridare fiducia e ossigeno alla nostra economia di confine” conclude la nota del consigliere regionale Diego Bernardis.