“Il Governo intende scaricare sui sindaci tutto il peso dell’immigrazione incontrollata. Secondo le modifiche volute dal Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, potrebbero essere proprio i municipi e gli amministratori a doversi sobbarcare le incombenze, economiche e sanitarie, per l’individuazione di nuovi centri di accoglienza e l’attuazione dei progetti di integrazione per sedicenti migranti. Personalmente trovo questa decisione una vera e propria vergogna, inaccettabile da tutti i punti di vista”.
È il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, a fare il punto della situazione dopo che i continui rintracci di richiedenti asilo sul territorio regionale, a suo dire, “hanno fatto precipitare la situazione a tal punto da sembrare una pentola a pressione pronta a esplodere”.
“Oramai rintracciare sedicenti profughi può trasformarsi in un’odissea per un sindaco di un piccolo Comune, a maggior ragione quando i cosiddetti migranti si dichiarano di minore età. A tal proposito – continua Diego Bernardis – è eloquente l’esperienza raccontatami da un sindaco del territorio che, dopo aver rintracciato minori stranieri clandestini sul suolo comunale, ha dovuto provvedere in prima persona a fargli effettuare il tampone. Come non bastasse, se ci fosse stato un risultato positivo al Covid-19, sarebbero state massicce le problematiche relative alla quarantena per la comunità cittadina, il tutto in attesa che i servizi sociali reperissero una struttura disposta ad accogliere anche chi fosse risultato positivo”.
“Mi pare proprio che la direzione intrapresa dal Governo di Pd e M5S è quella di far pagare il business dell’immigrazione clandestina agli italiani e, soprattutto, al nostro territorio. Invece di prevedere controlli costanti, respingimenti, rimpatri coatti e il ripristino della sorveglianza a tutti i valichi, 24 ore su 24, si scarica sui sindaci e sulle comunità tutta l’incapacità di chi oggi guida il Paese. Sono fortemente preoccupato per la piega che sta prendendo la situazione, se necessario saremo pronti alla barricate”.